Condensa e isolamento termico

Negli ultimi anni l’esigenza (sia pur legittima) di diminuire le dispersioni termiche nelle abitazioni ha ridotto in molti casi la permeabilità al vapore dell’involucro edilizio accentuando l’insorgenza della condensa nelle abitazioni. Capita quindi sempre più spesso di essere chiamati, anche in sede giudiziaria, a confrontarsi con questa patologia.

La condensa  dell’acqua è un fenomeno particolarmente insidioso quanto diffuso nelle abitazioni e se trascurata, può creare danni ai muri e all’edificio nel suo complesso inoltre rende pessimo il comfort delle abitazioni e contribuisce non poco a ridurre le proprietà coibentanti e l’isolamento termico delle strutture e dei materiali edili.

Talvolta la condensa viene scambiata con le infiltrazioni d’acqua dalle quali invece differisce per natura e aspetto. Infatti l’acqua di condensa è vapore, già presente nell’aria, che per effetto di un abbassamento di temperatura (ad esempio il contatto con una superficie più fredda) passa dallo stato di vapore a quello di liquido appunto condensa.

Molto spesso la causa che porta all’insorgenza della condensa è legato alla conduzione dei locali. In questi casi un corretta gestione degli ambienti quale ad esempio: l’aerazione periodica degli stessi, l’utilizzo di deumidificatori, ecc.; permette di evitare l’insorgenza della condensa.

A volte invece si è in presenza di errori occorsi nella scelta non oculata dei materiali (per ignoranza o per economia) e allora è necessario individuare ed eliminare le zone fredde che sono appunto quelle che favoriscono la formazione della condensa quali: i vetri o i telai delle finestre, la presenza di canne fumarie nelle pareti e più in generale di ponti termici, ecc.

L’ideale è quindi sempre quello di prevedere in anticipo (ossia già in fase progettuale) il rischio condensa adottando a monte tutti quegli accorgimenti che la regola dell’arte e il buon senso impongono (senza puntare solo al risparmio).

4 pensieri riguardo “Condensa e isolamento termico”

  1. Buongiorno,
    abito dal 2007 al secondo piano di una palazzina di 2 piani più uno rialzato, quindi in mezzo ad essa (foto in allegati)
    Pochi mesi fa il condomino che abita sopra di noi, ha collegato tramite lavori effettuati dagli stessi la cappa allo sfiato preesistente da costruzione, il problema che dopo aver svolto gli stessi, sentiamo rumore (molto fastidiosi) e ogni tanto odori.
    Sono andato nel sottotetto a controllare e effettivamente ci sono due tubi che finiscono in una tegola rialzata del tetto.
    Ora le chiedo quale migliore soluzione per ovviare a questo che sembra un piccolo problema ma in realtà e molto fastidioso.
    In allegati le mando le foto del sottotetto e parte del condominio a cui faccio riferimento.
    Nel ringraziandola anticipatamente e sicuro di una sua risposta la saluto cordialmente.

    "Mi piace"

    1. Gentile sig. Alessandro,
      per quanto riguarda gli odori non mi meraviglia visto che lo sfiato della cappa non può essere posizionato sotto un una tegola rialzata come gli sfiati dei bagni ma deve avere un suo caminetto per disperdere i fumi ed evitare i ritorni.
      Quanto ai rumori la cosa è più complessa e bisognerebbe far valutare da un esperto come è stata fatta la connessione. E’ possibile che essendo molto vicina alla sua lei attraverso la tubazione comune senta i rumori della ventola di aspirazione del vicino, ma la mia è un’ipotesi che va verificata non conoscendo nulla sull’impianto originario e sulle modifiche apportate.
      Cordialità

      "Mi piace"

  2. Potendo scegliere è sicuramente meglio eseguire un isolamento termico esterno. Infatti in questo modo si innalza il valore della temperatura superficiale interna della parete allontanandola da quella di condensazione (punto di rugiada). In ogni caso per avere la certezza che lo strato di isolante che si intende porre in opera sia adeguato a scongiurare il rischio di condensa (anche all’interno della parete) è comunque consigliabile far eseguire da un termotecnico un Diagramma di Glaser della parete stessa.

    "Mi piace"

  3. Sono proprietario di una casa unifamiliare a due piani con cantina interrata. La costruzione è piuttosto vecchia e realizzata in muratura portante in pietra. Nelle due camere esposte a nord del piano terra si verifica il fenomeno della condensa. Ho già provveduto ad isolare il soffitto della cantina, ma il fenomeno ancora è presente, anche se diminuito rispetto al periodo antecedente l’isolamento stesso. I serramenti, installati di recente, sono in legno con doppi vetri.
    E’ consigliabile la realizzazione di un isolamento esterno data la natura delle mura? O è preferibile un isolamento interno? Esistono altre soluzioni?
    Grazie per l’attenzione, distinti saluti.
    G. Di Berardino.

    "Mi piace"

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: