Nel quarto trimestre del 2008 i prezzi di vendita degli immobili residenziali sono risultati in calo rispetto ai tre mesi precedenti per il 57,6% delle agenzie. Questo è quanto emerge da un’indagine congiunta della Banca d’Italia e da Tecnoborsa, condotta intervistando 1.009 agenti immobiliari. In particolare per il primo trimestre del 2009 una larga maggioranza degli agenti (77%) ha giudicato ‘sfavorevoli’ le condizioni prevalenti sul mercato immobiliare di riferimento, e anche la situazione del mercato nazionale all’inizio del 2009 viene giudicata in peggioramento per il 61% degli agenti.
Entrando nel dettaglio delle rilevazioni sull’ultimo trimestre dello scorso anno, le valutazioni degli agenti segnalano una più diffusa tendenza al ribasso nelle regioni del Nord Est e, in tutte le ripartizioni geografiche, nelle aree urbane (il cui capoluogo ha più di 250.000 abitanti). Secondo le indagini le abitazioni più vendute sono quelle di media dimensione (tra 71 e 120 mq) in tutte le aree del Paese ad eccezione delle regioni del Centro, dove prevalgono le transazioni di alloggi più piccoli (fino a 70 mq). In tutte le città si riscontra un maggior numero di scambi nelle zone semi-centrali e relativamente ad alloggi liberi, non di lusso e già abitabili.
Per quasi metà degli agenti interpellati, alla fine dello scorso anno il numero complessivo di incarichi a vendere ancora da evadere era aumentato rispetto a tre mesi prima (contro una quota del 15% che dichiara una riduzione). La percentuale risulta inferiore nelle regioni del Nord Ovest e superiore in quelle del Nord Est. Il rialzo riflette, da un lato, l’aumento dei nuovi incarichi acquisiti nel trimestre rispetto al precedente, per il 38,5% degli operatori (contro il 24,4 che li vede in diminuzione). Dall’altro, rispecchia la debole dinamica delle vendite su incarichi pregressi.
Tra le cause di cessazione degli incarichi a vendere nel corso del periodo di riferimento spiccano sia l’assenza di proposte di acquisto a causa di prezzi di offerta ritenuti troppo elevati (64,7% delle agenzie), sia proposte di acquisto a prezzi ritenuti troppo bassi dal venditore (52,3%)”, inoltre secondo il 47% degli agenti contribuisce anche la difficoltà di accesso ai finanziamenti. Il prezzo effettivo di vendita è mediamente inferiore del 9,5% in rapporto alle richieste iniziali del venditore.
Vedi testo completo dell’indagine: Supplementi al bollettino statistico 15-09