Alla fine del 2008 era stato previsto che nel corso del 2009 il valore degli immobili sarebbe calato notevolmente arrivando addirittura a parlare di bolla immobiliare. Al contrario di tali previsioni però nel corso del 2009, pur registrando un forte calo nelle compravendite, non c’è stato un crollo dei prezzi del mercato immobiliare ma un calo piuttosto limitato per gli immobili di maggior pregio e più sensibile sugli immobili situati in zone periferiche.
Ancora per il 2010 è previsto un ulteriore calo del valore immobiliare (anche se di entità minore rispetto al 2009) accompagnato da un ulteriore riduzione delle compravendite che, come è già accaduto nel 2009, dipende soprattutto dal fatto che nella maggior parte dei casi chi ha intenzione di acquistare casa non ha fretta, per cui se il prezzo è alto non acquista.
Allo stesso tempo chi vuole vendere nella maggior parte dei casi lo fa più per far fruttare un investimento fatto qualche anno fa, che non per necessità, per cui se chi compra non è disposto a sborsare una buona cifra non vende. Questa dinamica va a creare un circolo vizioso che ha come conseguenza un calo generale delle compravendite.