La Giustizia Civile sta ormai percorrendo a grandi passi la strada che porta ad una nuova era, quella digitale. Per Giudici e Legali di molte circoscrizioni, il Processo Civile Telematico (PCT) è già una realtà. E per tutti è sin d’ora possibile la consultazione pubblica delle cause da computer remoto, e persino da dipositivi mobili (smartphone e tablet), tramite apposite applicazioni. I Legali sono già molto avanti in questo processo, ma anche i Consulenti Tecnici d’Ufficio (CTU) sono chiamati ad affacciarsi a questa realtà. Anzi, sono già molti i Tribunali che oggi richiedono ai CTU la padronanza completa del PCT. In un futuro molto prossimo il CTU riceverà le comunicazioni di cancelleria, solo via Posta Elettronica Certificata (PEC). Per avvicinarsi a questa realtà ci sono alcuni passaggi fondamentali. Il primo, e più impellente, è l’iscrizione al ReGIndE e cioè al Registro Generale degli Indirizzi Elettronici del Ministero della Giustizia presente sul Portale dei Servizi Telematici – PST. L’iscrizione al Registro può essere fatta dal proprio Ordine o Collegio professionale di appartenenza oppure da soli seguendo la procedura descritta nel link sotto riportato che riporta all’informativa divulgata dal Tribunale di Bologna su tale procedura.
Obbligatorietà delle notifiche telematiche agli ausiliari del Giudice
Ingegnere buon giorno,
La ringrazio dell’interessamento al mio articolo. Ho dato un’occhiata al suo sito e contraccambio i complimenti. Sarà un onore veder pubblicato il mio approfondimento sul suo sito che non conoscevo ma che seguirò costantemente tramite feed. Un cordiale saluto.
Gabriele Carniani
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