Trasformazione abusiva di vani tecnici: aggravamento del carico urbanistico

Costruzione gruNuovamente la Corte di Cassazione, con la Sentenza n. 28479 del 10.7.2009 si è espressa in materia urbanistica ed in particolare sull’ipotesi di aggravamento del carico urbanistico e del conseguente eventuale sequestro preventivo dell’immobile oggetto di abuso.

Nella fattispecie è stato esaminato il caso di un immobile costituito in parte da locali tecnici ad uso magazzino e deposito e in parte da alloggi, trasformato in assenza di titolo abilitativo, in un unico immobile residenziale di lusso.

In merito la Corte ha richiamato la consolidata giurisprudenza, ribadendo che :«il cosiddetto carico urbanistico da prendere in considerazione ai fini della consumazione dell’illecito va riferito all’entità abusiva unitariamente considerata e non ai singoli interventi individualmente valutati» e che «è legittimo il sequestro preventivo di un immobile nel quale risultano realizzate opere interne che ne abbiano comportato il mutamento della destinazione d’uso, realizzandosi in questo caso un’ipotesi di aggravamento del cosiddetto carico urbanistico».

La circostanza che i locali deposito poi trasformati fossero già al servizio degli alloggi non consente di ritenere ininfluente ai fini del carico urbanistico la loro trasformazione. Ad ulteriore conferma la Corte ha sottolineato che non sono stati previsti nella fattispecie adeguati spazi per parcheggi ai sensi dell’art. 41 sexies della L. 1150/1942.

Fonti:

http://www.legislazionetecnica.it

http://www.altalex.com/

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La casa? per molti è sempre più un miraggio

Andamento immobiliareSu Italia Oggi del 25/06/2009 si legge: compravendite in calo dell’ 8,5%; alto divario tra prezzi e stipendi; affitti e sfratti in crescita.

Le origini di questo trend tutt’altro che positivo sono ancora una volta i prezzi eccessivi rispetto alle disponibilità delle famiglie, la difficoltà di accesso al mutuo e la qualità degli immobili non adeguata alle richieste. Ne consegue che le previsioni per il mercato immobiliare delle compravendite indicano un  ulteriore calo del 3,5% per il biennio 2009-2010 nelle 6 maggiori città italiane rispetto a quanto già previsto.

Articolo ripreso dal sito di  Legislazione Tecnica

Immobili, il grande Freddo

italia-oggi logoE’ il titolo di un recente articolo del 10-6-2009 pubblicato dal quotidiano Italia Oggi e ripreso dalle news di Legislazione Tecnica. Il quadro che emerge dall’articolo è quello di una pesante crisi del settore immobiliare destinata  – salvo forse un breve periodo di ripresa per il settore residenziale a seguito del piano casa – a durare ancora a lungo nel tempo. Al momento ciò che si registra maggiormente non è tanto il crollo dei prezzi quanto l’impressionante calo del numero delle compravendite.

La crisi economica falcia le compravendite immobiliari nel terziario

Agenzia territorioAnche le compravendite immobiliari nel terziario subiscono una brusca frenata causata dalla crisi economica in atto nel nostro paese. Questo è quanto emerge dall’ultimo rapporto pubblicato dell’ Agenzia del Territorio relativo ai dati raccolti nel primo trimestre del 2009. In particolare si osserva una sostanziale frenata delle compravendite (rispetto allo stesso perodo del 2008). Le transazioni con riguardo a: uffici, immobili ad uso commerciale e soprattutto capannoni fanno registrare variazioni negative fino al 33,5%.

Si rimanda al testo del rapporto immobiliare anzi detto per maggiori dettagli:  “Rapporto immobiliare 2009

Bankitalia, in calo prezzi e vendite immobiliari

vendesi2Nel quarto trimestre del 2008 i prezzi di vendita degli immobili residenziali sono risultati in calo rispetto ai tre mesi precedenti per il 57,6% delle agenzie. Questo è quanto emerge da un’indagine congiunta della Banca d’Italia e da Tecnoborsa, condotta intervistando 1.009 agenti immobiliari. In particolare per il primo trimestre del 2009 una larga maggioranza degli agenti (77%) ha giudicato ‘sfavorevoli’ le condizioni prevalenti sul mercato immobiliare di riferimento, e anche la situazione del mercato nazionale all’inizio del 2009 viene giudicata in peggioramento per il 61% degli agenti.

Entrando nel dettaglio delle rilevazioni sull’ultimo trimestre dello scorso anno, le valutazioni degli agenti segnalano una più diffusa tendenza al ribasso nelle regioni del Nord Est e, in tutte le ripartizioni geografiche, nelle aree urbane (il cui capoluogo ha più di 250.000 abitanti). Secondo le indagini le abitazioni più vendute sono quelle di media dimensione (tra 71 e 120 mq) in tutte le aree del Paese ad eccezione delle regioni del Centro, dove prevalgono le transazioni di alloggi più piccoli (fino a 70 mq). In tutte le città si riscontra un maggior numero di scambi nelle zone semi-centrali e relativamente ad alloggi liberi, non di lusso e già abitabili.

Per quasi metà degli agenti interpellati, alla fine dello scorso anno il numero complessivo di incarichi a vendere ancora da evadere era aumentato rispetto a tre mesi prima (contro una quota del 15% che dichiara una riduzione). La percentuale risulta inferiore nelle regioni del Nord Ovest e superiore in quelle del Nord Est. Il rialzo riflette, da un lato, l’aumento dei nuovi incarichi acquisiti nel trimestre rispetto al precedente, per il 38,5% degli operatori (contro il 24,4 che li vede in diminuzione). Dall’altro, rispecchia la debole dinamica delle vendite su incarichi pregressi.

Tra le cause di cessazione degli incarichi a vendere nel corso del periodo di riferimento spiccano sia l’assenza di proposte di acquisto a causa di prezzi di offerta ritenuti troppo elevati (64,7% delle agenzie), sia proposte di acquisto a prezzi ritenuti troppo bassi dal venditore (52,3%)”, inoltre secondo il 47% degli agenti contribuisce anche la difficoltà di accesso ai finanziamenti. Il prezzo effettivo di vendita è mediamente inferiore del 9,5% in rapporto alle richieste iniziali del venditore.

Vedi testo completo dell’indagine: Supplementi al bollettino statistico 15-09

Il “nero” si ritorce contro l’acquirente

gruIl titolo è quello di un interessante articolo  pubblicato in data 28/2/2009 sul quotidiano Ilsole24ore. Nell’articolo vengono analizzati alcuni aspetti spesso trascurati dai privati nelle compravendite immobiliari. Più in particolare, oltre a ricordare che tutte le somme di denaro non dichiarate nelle compravendite immobiliari rappresentano una vera e propria truffa nei confronti dello stato, viene sottolineato l’effetto boomerang che eventuali accordi “in nero” tra costruttore/venditore e privato possono generare. Nel dettaglio si ricorda come il privato ed il costruttore (anche nel caso di fallimento di quest’ultimo) sono responsabili in solido delle somme evase (somme che per il costruttore rappresentano non meno del 30% dell’importo), inoltre in caso di contestazioni l’acquirente può richiedere risarcimento unicamente sulla base di quanto dichiarato nel rogito.

Trasformazione abusiva di vani tecnici in locali abitativi

logo Alcune recenti sentenze hanno ripreso il tema della trasformazione abusiva di locali tecnici (quali cantine, garage, sottotetti, ecc.) in spazi ad uso abitativo. In particolare è stato riaffermato il criterio secondo cui la realizzazione di vani abitativi in numero maggiore di quelli autorizzati, con abusiva trasformazione di volumi tecnici in superfici e volumi destinati ad uso abitativo, non integra affatto una ipotesi di aumento delle «cubature accessorie» o di «diversa distribuzione interna delle singole unità abitative», ma comporta una significativa modifica delle opere realizzate rispetto a quelle assentite, ed ha come risultato un carico abitativo non previsto. Con questa motivazione la III sezione penale della Corte di Cassazione, con la sentenza n. 37253/08 dell’1-10-2008, ha respinto il ricorso avanzato dal committente e dal direttore dei lavori, condannandoli per avere abusivamente trasformato e destinato a fini abitativi alcuni vani che secondo la concessione edilizia avrebbero dovuto fungere da locali tecnici dell’immobile (cantine, autorimessa, locale caldaia). I Giudici hanno aderito integralmente alla tesi prospettata dalla Corte d’appello, la quale aveva affermato che: – la realizzazione di non previsti spazi abitativi aumenta in modo significativo la volumetria dell’immobile, dal cui calcolo ai fini della concessione edilizia erano stati esclusi i vani tecnici; – la trasformazione dei locali è stata attuata tramite la predisposizione di impianti, allacciature di servizi, arredamento, accessori elettrici e dunque non opere provvisorie ma di natura permanente e strutturale; – detti interventi sono stati autorizzati con variante in corso d’opera, ma senza dare conto della diversa destinazione dei vani, e quindi prospettando all’amministrazione comunale una situazione di fatto intenzionalmente diversa da quella reale ed andando di fatto a concretizzare un mutamento della destinazione d’uso, mai autorizzato. La Corte ha altresì precisato che la responsabilità anche del direttore dei lavori discende dalla consistenza, dalle caratteristiche e dalle finalità degli interventi, e che infine l’avvenuta concessione edilizia in sanatoria a posteriori non esclude la rilevanza penale dei fatti contestati.

Riferimenti ed alcune sentenze sull’argomento:

 Lexambiente.it 

Corte di cassazione  37253/08 del 1-10-2008

Corte di cassazione 3590/09 del 27-1-2008 

Legislazione Tecnica

Corte di Cassazione 36567/08 del 24.9.2008 

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Aggravamento del carico urbanistico

 

Difetti di costruzione ….. cosa fare?

casa_crepeUna recente sentenza della Corte di Cassazione Civile recita:

“In materia di appalto avente ad oggetto la costruzione di edifici o di altre cose immobili destinate per loro natura a lunga durata, rientra nei compiti propri del giudice del merito, coinvolgendo l’accertamento e la valutazione degli elementi di fatto del caso concreto, l’indagine volta a stabilire se i difetti costruttivi ricadano nella disciplina dell’art. 1669 cod. civ., che comporta la responsabilità extracontrattuale dell’appaltatore, ovvero in quella posta dagli artt. 1667 e 1668 cod. civ. in tema di garanzia per le difformità e i vizi dell’opera. Al giudice di merito spetta altresì stabilire se le acquisizioni processuali sono sufficienti a formulare compiutamente il giudizio finale sulle caratteristiche dei difetti, dovendo al riguardo non limitarsi alla mera verifica della sussistenza del pericolo di crollo ovvero alla valutazione dell’incidenza dei medesimi sulle parti essenziali e strutturali dell’immobile, bensì accertare anche se essi, pur afferendo ad elementi secondari ed accessori, siano tali da incidere negativamente, pregiudicandoli in modo considerevole nel tempo, sulla funzionalità e sul godimento dell’immobile”.

CORTE DI CASSAZIONE CIVILE, Sez. II, del 26 aprile 2005, (Ud. 07/03/2005) Sentenza n. 8577

Sempre sull’argoment si segnala un interessante un foglio operativo dell’associazione: “Centro Tutela Consumatori Utenti Alto Adige” che rappresenta una sorta di “vademecum operativo”  dal titolo: casa nuova vecchia” contenente consigli su come agire per non perdere i propri diritti quando su un’opera edile di nuova costruzione si riscontrano difetti di costruzione.

Altro articolo del blog: “La denuncia di vizi e difetti presenti sull’immobile

Compravendite senza certificato energetico

È stata pubblicata sul supplemento ordinario n. 196 alla Gazzetta Ufficiale n. 195 del 21 agosto scorso la legge n.133 del 6/8/2008 recante: “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto legge n. 112 del 25/6/2008, recante disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria”.  (vedi news tratta dal sito di edilportale.com)

Impianti e compravendite immobiliari

 

La pubblicazione delD.M. n. 37 del 22 gennaio 2008a prima lettura, sembra imporre nuovi obblighi sulla certificazione degli impianti delle abitazioni, talmente stringenti, da ostacolare addirittura la stipula delle compravendite immobiliari.

 

Oggi invece si fa largo una interpretazione meno ferrea del decreto e l’obbligo di garanzia recitato dall’articolo 13 del D.M. viene interpretato nel modo che se pure il venditore ha l’obbligo di garantire gli impianti a norma, l’acquirente può tuttavia continuare anche dopo il 26 marzo a esonerarlo da tale garanzia e cioè accettare di comprare il fabbricato “nello stato in cui si trova”.

 

La norma quindi ha lo scopo di far maturare, nel mercato immobiliare, la consapevolezza della presenza di due tipi di fabbricati (con conseguenze anche sul loro prezzo): quelli, con impianti a norma (e come tali garantiti e documentati), e quelli con gli impianti non in sicurezza.

 

Prezzi delle abitazioni in calo?

Che l’andamento del mercato immobiliare, dopo anni di crescita, abbia raggiunto l’apice e sia già in fase discendente è molto più che una sensazione, è un dato di fatto. Anche l’Agenzia del Territorio, nella “Nota sintetica sul mercato immobiliare nel 2° semestre 2007, conferma il calo delle compravendite già registrato nel 1° semestre 2007.
Le motivazioni all’origine di questa inversione di tendenza vanno ricercate prevalentemente in fattori strutturali legati al ciclo immobiliare che, dopo anni di euforia e di crescita, è arrivato ad sua fase conclusiva. Tra i principali fattori alla base di tale inversione di tendenza troviamo ai primi posti la crescita dei tassi di interesse ed il livello raggiunto dal prezzo degli immobili. 

Al momento comunque, malgrado il calo delle compravendite, chi è in cerca di casa non è ancora in grado di percepire alcuna inversione di tendenza nei prezzi degli immobili. Infatti, almeno per ora, il mercato tenta di resistere al calo degli scambi mantenendo alti i prezzi. Alla base di tale comportamento vi sono alcuni proprietari che, ancora non consapevoli del cambiamento in corso, oppongono una strenua resistenza all’inesorabile inversione di tendenza dei prezzi spesso allettati da intermediari immobiliari che abituati ai profitti del periodo di boom o dalla necessità di acquisire clienti alimentano richieste ormai decisamente fuori mercato.

Guida alle novità sulla casa

Casa

 

La Finanziaria 2008 e il decreto 37/2007 sulla sicurezza degli impianti hanno creato una complessità di norme che non rendono facile la comprensione del quadro completo delle disposizioni che interessano gli immobili. Il sole 24 ore, sul proprio sito, ha pubblicato a riguardo una semplice guida in formato pdf consultabile on-line oppure scaricabile dal sito stesso. L’accesso può essere eseguito tramite il link: “Le novità per la casa ed. 2008“.

Valore della casa e risparmio energetico

 

Con riferimento ad un tema di grande attualità quale l’influenza sul valore degli immobili delle caratteristiche ambientali ed in particolare con riferimento alle tecnologie impiegate per le abitazioni riguardo al risparmio energetico vale la pena segnalare un interessante articolo, pubblicato, da: “il sole 24 ore” dal titolo: “Risparmiare energia …. aumenta il valore della casa“.

Mercato immobiliare e caratteristiche ambientali

Bologna

 

Negli ultimi anni si è assistito ad un boom del mercato immobiliare italiano che ha visto, in poco più di un decennio, quasi raddoppiato il valore degli immobili.

 

Le cause alla base di tale aumento vanno ricercate in diversi fattori quali: l’adeguamento della lira all’euro (aumento che ha riguardato bene o male tutti i beni) e il crescente desiderio degli italiani di trovare, per le proprie liquidità, investimenti redditizi e sufficientemente affidabili alternativi agli strumenti finanziari sfiduciati dai vari ribassi della borsa (dopo anni di euforia) e dai vari crack finanziari (quali ad esempio quelli di: Cirio, Parmalat, bond argentina, ecc.). E proprio per quest’ultima necessità d’investimento, più che per soddisfare le proprie esigenze abitative, comunque incentivate da tassi d’interesse particolarmente bassi, gli italiani sono stati spinti all’acquisto di immobili.

 

La richiesta di immobili per investimento ha comportato, da parte dell’investitore, la riduzione dell’influenza di alcune caratteristiche discriminanti sul loro valore quali le caratteristiche ambientali. Sono stati infatti molto sottovalutati aspetti tipo: il rumore, l’inquinamento, le caratteristiche architettoniche dello stabile, ecc. Il fronte della pressione della domanda ha puntato più sulla zona in se che non sulle caratteristiche intrinseche, comportando spesso l’acquisto di immobili dal prezzo esorbitante se commisurato alla qualità ambientale.

 

Attualmente, seppure con tempi e modalità differenti, in tutte le città italiane, dopo tanta corsa all’acquisto si registrano i segni di un rallentamento del mercato immobiliare ed in diversi casi già si parla di una vera e propria stagnazione se non addirittura di un’inversione di tendenza. Ecco quindi che ancora una volta si sta verificando quello che tutti gli operatori del settore immobiliare sanno da tempo e cioè che la crescita “del mattone” non è infinita.

 

E’ proprio per questo che nei periodi di massima spinta del mercato chi decide di investire in immobili deve prestare maggiore attenzione prima di deciderne l’acquisto valutando con spirito critico anche quelle caratteristiche che al momento appaiono trascurabili (come appunto la qualità ambientale). E’ quindi sempre bene valutare, o far valutare, con oggettività il reale valore di mercato evitando di lasciarsi condizionare dall’euforia del momento e diffidando di chi pur di acquisire l’incarico di vendita sopravvaluta l’immobile promettendo guadagni illusori o suggerendo acquisti incauti.

 

Link al sito dell’osservatorio immobiliare dell’Agenzia del Territorio: http://www.agenziaterritorio.it/index.htm?id=590

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